Passaggi 25
Settembre 2015
17 x 12 cm
41 pagine
ISBN 9788898003082
11 euro
Di questo volumetto sono stati ultimati presso la tipografia Grafiche Artigianelli cinquecento esemplari, settanta dei quali contengono, fuori testo, una litografia di Stefano Di Stasio, stampata a mano con torchio litografico su carta Hahnemühle nella stamperia di Romolo e Rosalba Bulla a Roma.
Fabio Sargentini gallerista davanguardia di reputazione internazionale è anche attivo in campo letterario e teatrale.
Come autore e regista ha messo in scena:
Peter Pan e Ballerina, Teatro Beat 72 (1979), Romeo e Giulietta, Teatro Tor di Nona (1983), Ode a Beck, Teatro la Piramide (1985), Angelicamente tua, Teatro Colosseo (1992), Per chi suona la campana, Fortezza da Basso di Firenze (1992).
Dal 2003 firma con Elsa Agalbato una serie di spettacoli sperimentali:
Il sogno di Orfeo, Roma, Teatro Sala Uno (2003), Lui? Ragazzaccio!, Roma, Teatrodue (2004), Bois ton sang Beaumanoire, Roma, Teatrodue (2005), Happy Journey, Roma, Galleria Senzatitolo (2005), Doppio Shakespeare, Roma, Galleria Teatro LAttico (2007), Obliquo Pirandello, Roma, Galleria Teatro LAttico (2010), Edipo, la Sfinge, lo Spettro, Roma, Galleria Teatro LAttico (2011), Amlieto, Roma, Galleria Teatro LAttico (2012), Spalle al pubblico, Roma, Galleria Teatro LAttico (2013), Munch & Schiele, Roma, Galleria Teatro LAttico (2014), Vola via con me, Desdemona!, Roma, Galleria Teatro LAttico (2015).
Ha inoltre pubblicato raccolte di prose e poesie:
Lamico della luna (Edizioni De Luca, 1984), Deserto di rose (Edizioni LAttico, 1986), Foglie volate (Edizioni De Luca, 1987), Diario per modo di dire (Edizioni Vanni Scheiwiller, 1995), Il balcone di Trilussa (Edizioni della Cometa, 1999), Pescatore di perle (Edizioni della Cometa, 2002), Il mio doppio fuma loppio (Edizioni lObliquo, 2008), Perle coltivate (Edizioni lObliquo, 2011).
Ha tenuto una rubrica giornalistica Il terzo occhio sul quotidiano "Il Tempo" dal 1981 al 1982.
Qualche anno fa mi sono risposato per la seconda volta e tra i regali ricevuti spiccava un alberello di fico. Il biglietto di accompagnamento diceva semplicemente Fico! Ed era firmato Valerio. Lalberello donatoci da Valerio Magrelli labbiamo sistemato in terrazza e per tre anni non ha dato frutti. Mi telefona ora il fido Rocco che in agosto va a innaffiare le piante, mentre noi siamo a Vignaie, e mi annuncia: ci sono i fichi! Peccato che se li mangi Rocco, penso io che me ne sto in campagna, e così, per compensazione, tiro fuori dallo scaffale un libretto di versi di Magrelli. Fica la tua poesia, Valerio!