Carlo Pasi
Mutazione
Ozî 14
Settembre 1993
17 x 12 cm
75 pagine
11 euro
Di questo volumetto sono stati ultimati presso la tipolitografia Emmebigrafica duecento esemplari, cento dei quali contengono, fuori testo, una acquaforte di Paola Sabatti Bassini stampata a mano con torchio calcografico su carta Magnani di Pescia.
Scrittore e saggista, Carlo Pasi insegna Lingua e letteratura francese all’Università di Pisa e vive a Firenze. Ha pubblicato vari saggi su alcune zone della 'letteratura del limite', in particolare su Sade Artaud (Bulzoni, 1981), mentre in un secondo tempo si è occupato di Georges Bataille con il volume La favola dell’occhio (Shakespeare and Company, 1987). Successivamente i suoi interessi si sono orientati verso il teatro con la pubblicazione di un saggio Artaud attore (La casa Usher, 1989) e la realizzazione di un testo teatrale in versione francese Angèle ou de l’extase rappresentato a Parigi per la regia di Jack Courdert.
Per le Edizioni l’Obliquo ha già pubblicato un "racconto visionario" Discordanze (1991), e suoi scritti e traduzioni sono usciti in diverse riviste italiane e francesi: "In Forma di Parole", "il Verri", "Il gallo silvestre", "Athanor", "Pleine marge", "Impressions du Sud".
Per le strade l’urto dei corpi mi allarmava. Non calcolavo le distanze. Subivo le presenze straniere. Visi senza sguardi mi ferivano. Prolungavo peripli obliqui per evitare nuovi scontri. Le vetrine rispecchiavano i giri arcuati, lo scivolare delle immagini successive. Fissavo i contorni sbiaditi del mio corpo. I lineamenti sfocavano in insolita dolcezza. Si spegnava la stanchezza dei tratti. E trasparivo diverso. Il chiaroscuro soffuso del viso rinviava l’incertezza di essere. Mi fasciavo nelle proiezioni notturne. Nuovi scontri con la folla spellavano la mia consistenza. Credevo di scomparire. Volti senza vita cominciavano ad esistere. Sgretolato da me stesso componevo destini molteplici. Diventavo occhio. Le storie mi aspiravano fino ad esaurirmi. Regista assente di fantasmi nutrivo vite increate.
