OSL033
Compagnia Lombardi-Tiezzi

Scene da Faust

di Johann Wolfgang Goethe

Opuscoli Sandro Lombardi 33
Gennaio 2020
24 x 17 cm
69 pagine
11 euro

Stampato in cinquecento esemplari presso Grafica Sette di Bagnolo Mella (Bs).

Copione da Johann Wolfgang Goethe nella versione italiana di Fabrizio Sinisi. Interventi e testi di Franco D’Ippolito e Federico Tiezzi. Un frammento di Thomas Mann. Otto fotografie di scena di Luca Manfrini.

Fondato nel 1972 a Firenze con il nome di Carrozzone, il gruppo teatrale di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi si è segnalato sin dai suoi esordi come una delle realtà più interessanti e innovative nel panorama italiano ed europeo. Attraverso svariate metamorfosi (Magazzini Criminali, Compagnia Teatrale I Magazzini), la compagine fiorentina ha assunto nel 2001 il nome di Compagnia Lombardi-Tiezzi.

Lo spettacolo si chiama Scene da Faust: ne ho scelte quattordici dalla prima parte della tragedia. Che ho raggruppato secondo due temi: a) il dramma del sapiente che si dispera di sapere; b) il dramma della ragazza sedotta e abbandonata.
Nella prima parte, Fausto incarna l’intellettuale invaso e torturato dallo spleen, stanco ormai di teorizzare e rimuginare sulle idee, sui concetti, sul pensiero, con la conseguenza di sentirsi sfuggire il mondo fisico e biologico. Lo streben goethiano, traducibile con l’italiano anelito non è qualcosa di superomistico ma il modo per sfuggire allo spleen, alla noia di vivere. Faust cede a Mefistofele non per un gesto di ribellione, ma per disperazione e nausea. Mi piace pensare a Mefistofele come a un doppio di Faust, il suo specchio, il suo inconscio: Mefistofele raddoppia concetti e idee di Faust, ma li devia, li ironizza, li deturpa. L’io in crisi si rappresenta doppio. Insomma, siamo di fronte alla solitudine dell’intellettuale che cerca di uscire da se stesso attraverso la magia, condannato al proprio deglutire, alla bipolarità della sua depressione. Con Mefistofele entra in scena il tema del desiderio e del sesso, è Mefistofele che lo introduce come elemento distruttivo: attraverso la tentazione erotica cerca di perdere Faust. Faust vuole tutto: e il Diavolo gli offre una donna, e l’annoiato intellettuale, sconfitto, precipita nell’Eros. E si crea la magnifica tragedia della derelitta dove Faust attraverso l’eros e il desiderio veste i panni di un altro mito: Don Giovanni.

Federico Tiezzi

OSL033
Luca Manfrini, fotografia di scena tratta dal volume