OZI087
Roger Gilbert-Lecomte

Il figlio dell’osso parla

Ozî 87
Dicembre 2009
17 x 12 cm
67 pagine
ISBN 9788888845777
11 euro

Di questo volumetto sono stati ultimati presso la Tipolitografia S. Eustacchio cinquecento esemplari, centotrenta dei quali (100+XXX) contengono, fuori testo, una litografia di Giorgio Griffa, stampata a mano su due fogli di carta Golden Star K Fedrigoni.

A cura di Pasquale Di Palmo. Un ritratto fotografico di Roger Gilbert-Lecomte.

L’opera di Roger Gilbert-Lecomte (Reims 1907-Parigi 1943) si configura come una delle espressioni più significative di quello splendido, e ancora poco conosciuto, momento creativo impostosi a cavallo tra gli anni Venti e Trenta del Novecento legato all’esperienza della rivista parasurrealista "Le Grand Jeu". Amico e sodale di René Daumal, che con lui condivise gli anni di un apprendistato intellettuale irregolare ed esaltante al tempo stesso, Gilbert-Lecomte rappresenta una di quelle figure paradigmatiche del Novecento francese che, nonostante la loro apparente marginalità, contribuirono a rendere evidenti le particolari tensioni derivanti dalla scoperta del mondo onirico e dell’inconscio. Il suo «lirismo dalle grida di scorticato», come lo definì un autore a lui particolarmente congeniale quale Antonin Artaud, riuscì ad imporsi nonostante un’esistenza vissuta all’insegna degli eccessi: tossicodipendente, conobbe l’inferno delle carceri e del manicomio, morendo prematuramente a causa di un tetano preconizzato anni prima. Gilbert-Lecomte si può annoverare tra quei poeti che, in virtù di una visionarietà dai tratti fortemente allucinatori, precorsero i tempi, descrivendo con l’abbagliante modernità di versi acuminati, con la frastagliata potenza di una voce scaturita dal grande modello rimbaldiano una traiettoria anomala (ma quanto mai feconda ed evocativa) tesa a manifestare «la grande vertigine della Rivolta».

Il vuoto di vetro

Un palazzo dai muri
Di vento

Un palazzo le cui torri
Si infiammano alla luce del sole

Un palazzo d’opale
Nel cuore dello zenit

L’uccello fatto d’aria pallida
Là vola veloce

Lascia una traccia bianca
Nello spazio nero

Il suo volo disegna un segno
Che significa assenza

OZI087
Giorgio Griffa

Litografia stampata su due fogli
ciascuna 300 x 210 mm
100+XXX esemplari firmati e numerati



i due fogli separati: rosso e nero stampato fronte/retro, nero stampato solo fronte