Ozî 85
Marzo 2009
17 x 12 cm
53 pagine
ISBN 9788888845746
11 euro
Di questo volumetto sono stati ultimati presso la Tipolitografia S. Eustacchio trecento esemplari, cinquanta dei quali contengono, fuori testo, una ceramolle di Elena Latini, stampata a mano con torchio calcografico su carta Rosaspina Fabriano.
A cura di Paolo Galvagni.
Vasilij Filippov è nato nel 1955 sugli Urali. Negli anni Settanta ha studiato prima biologia, quindi lettere alluniversità di Leningrado. Intanto ha cominciato a interessarsi di filosofia, teologia e a scrivere versi. Nel 1980 è stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico in seguito a una grave crisi. Questo primo ricovero, durato quasi cinque anni, è stato seguito da altri. Dal 1991 è ospitato costantemente in strutture psichiatriche. Dalla fine degli anni Ottanta i suoi versi sono apparsi sulle riviste "Vnl", "Tretja modernizacija", "Volga", "Arion", "Zerkalo", "Futurum Art" e nel volume collettaneo Stichi v Peterburge. XXI vek [Versi a Pietroburgo. Il XXI secolo] (2005). Ha pubblicato le raccolte poetiche Stichi [Versi] (1998), Stichotvorenija [Poesie] (2000), Izbrannye stichotvorenija [Poesie scelte] (2002). Nel 2001 è stato insignito del prestigioso premio letterario Andrej Belyj.
Bosja
Nel sottosuolo gli animali sono topi e galline.
Seguono il nibbio gli occhi-auguri del pollame,
Brulicano i becchi
Nelle interiora-vermi.
Sulla stufa giace un gatto-monaco
E affila sullangolo della stufa laguzza sciabola-baffo,
Mormora la canzoncina "Non ho paura dei topi".
Il gatto si chiama Bosja,
Col musetto bianco e la codina nera,
Tenero e affamato,
Socchiude gli occhi per il sole di mani, quando laccarezzano.
Tutto questo sul gatto ora è stato scritto nel quaderno.
Il gatto socchiude gli occhi: "Miao! La carità, per amor di Dio".