INT026
Clemens Brentano

Il povero Raimondin

e LE TRE NOCI

Interferenze 26
Dicembre 1994
24 x 17 cm
41 pagine
13 euro

Di questo volumetto sono stati ultimati presso la tipolitografia La Grafica cinquecento esemplari, sessanta dei quali contengono, fuori testo, un’acquaforte di Eva Vejrazková, stampata a mano con torchio calcografico su carta Magnani di Pescia.

A cura di Gianni Bertocchini.

Clemens Brentano (1778-1842) è tra i protagonisti della seconda stagione del romanticismo tedesco, quella che fiorì a Heidelberg grazie a scrittori come i fratelli Grimm, Joseph von Eichendorff ed Achim von Arnim. Insieme a quest’ultimo, Brentano pubblicò la celebre raccolta di poesie popolari Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo - 1805 e 1808). Oltre alle splendide liriche, restano famosi di lui il romanzo Godwi (1801), la commedia Ponce de Leon (1801), le numerose fiabe e la Geschichte vom braven Kasperl und dem schönen Annerl (Storia del prode Kasperl e della bella Annerl - 1817). I due racconti qui presentati sono tra i suoi capolavoriin prosa e rappresentano un audace, affascinante tentativo di realizzazione letteraria dell’idea romantica di infinito.

Caratteristica del romanticismo è la grande quantità di opere incompiute, non sempre dovute alla precoce scomparsa degli autori; nella maggior parte dei casi, le opere rimangono incompiute semplicemente perché l’autore non sente lo stimolo a concluderle, oppure nascono incompiute, nel senso che l’autore esaurisce proprio nell’enunciazione di un problema, e non nella sua risoluzione, le ragioni del proprio interesse. Ora, non soltanto il romanticismo, che ha in odio l’idea di compimento, nutre simpatia per il frammento, l’opera incompiuta; ma in questo culto del frammento si trova una delle poche realizzazioni positive del concetto di infinito attuate dalla cultura romantica.
Prendiamo un frammento come Raimondin. Tanto per cominciare non può non balzare agli occhi la stupefacente ricchezza, la varietà e imprevedibilità dei suoi sviluppi narrativi. Iniziato come un reportage di guerra, con la richiesta di aiuto dell’ufficiale al sacerdote e la spedizione notturna nel bosco dove si assiste alla scena dello sciacallaggio, nell’arco di una quindicina di pagine questo frammento cambia di scena in modo così inaspettato da suscitare l’impressione che sia cambiato il racconto. Alle vicende belliche subentrano memorie d’infanzia; in più la narrazione di queste memorie, che inizialmente sembra avere come sfondo e riferimento principale la Rivoluzione Francese, acquista successivamente un carattere fantastico e quasi onirico, muovendosi tra assalti di soldati giocattolo, discese in un pozzo, apparizioni di maschere e marce notturne al seguito di cani che illuminano la via. La parte finale in particolare è una fantasia sfrenata, priva di rapporti con la struttura di una storia, immaginazione romantica allo stato puro. Il tutto sotto il segno - destinato a restare accenno vago, per quanto frequentemente ripetuto - di un amore infelice e forse incestuoso.

Gianni Bertocchini

INT026
Eva Vejrazková

Acquaforte
230 x 160 mm
50+X esemplari firmati e numerati