fuori collana 62
Luglio 2019
22 x 22 cm
135 pagine
20 euro
Di questo libro sono stati stampati, nel mese di luglio 2019, presso Euroteam di Nuvolera (Brescia) cinquecento esemplari, cinquanta dei quali contengono una stampa fotografica di Vincenzo Cottinelli, numerata, datata e firmata, realizzata su carta Hahnemuehle bamboo dallo Studio Gusmeri Fine Art.
Testi di Andrea Cortellessa e Vincenzo Cottinelli. Citazioni poetiche tratte da Paul Valéry, Dialogue de larbre, Paris 1945. Settanta fotografie di Vincenzo Cottinelli riprodotte in bicromia. Edizione trilingue con testi in italiano, francese, inglese, con traduzioni a cura di Giselle Ponds e Mathias Souchu. Stampato in occasione della mostra di Vincenzo Cottinelli allestita nel Cortilone a Sorano (Grosseto) dal 31 agosto al 28 settembre 2019.
Andrea Cortellessa (Roma, 1968) insegna Letteratura italiana contemporanea allUniversità di Roma Tre. Saggista, curatore di testi poetici e letterari; autore di documentari; redattore e collaboratore di numerose testate di critica letteraria.
Fra i suoi libri: Le notti chiare erano tutte unalba. Antologia di poeti italiani nella prima guerra mondiale (1998 e 2018); La fisica del senso. Saggi e interventi su poeti italiani dal 1940 a oggi (2006); Monsieur Zero. 26 lettere su Manzoni, quello vero (2018).
Vincenzo Cottinelli (Brescia, 1938) ha lavorato con le agenzie Grazia Neri a Milano e Opale a Parigi. Fotografa da sempre in modo analogico e in bianco e nero.
Ha pubblicato fra laltro su: Io Donna, La Repubblica delle Donne, Linea dOmbra, Diario, The European, Yediot Aharonot, Literary Monthly of Israel, Le Monde, The independent, Frankfurter Algemeine Zeitung, Graphis New York. Almeno 70 copertine di libri sono state realizzate con i suoi ritratti dellautore o fotografie emblematiche: fra gli altri, in Italia per Longanesi, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori (di cui otto Meridiani) e nel mondo per Hanser Verlag, Penguin Books, Random House, University of Chicago Press, University of Toronto Press, WAB Warszawa.
Oltre 50 le mostre personali in Italia; allestero negli Istituti Italiani di Cultura di Vienna, Berna, Londra, Tel Aviv, lAvana, Praga; a Parigi nella Galerie Tour de Babel. Principali libri fotografici: Sguardi, 1995; Volti dellimpegno, 1998; Philobiblon, 2001; Tiziano Terzani: Ritratto di un amico, 2005; La domenica, arabo, 2005; Il Sogno del Giardino, 2012; Visages de la culture italienne, 2013; Personaggi, 2015. Sue stampe sono in collezioni private, fra laltro, a Firenze, Lille, Lugano, Mantova, Milano, Parigi, Praga, Roma, Siena, Tel Aviv, Tokyo, Trieste, Varsavia.
Ha aperto e dirige la galleria senza scopo di lucro "La Stanza delle Biciclette" (autori esibiti fra gli altri: Luigi Ghirri, Randa Mirza, Chris Steele-Perkins, Antonella Gandini, Pietro Masturzo, Monika Bulaj, Giorgio Bertelli).
Affronto la bellezza della quercia, dopo anni dedicati ai volti di personaggi della cultura mondiale o a racconti sociali: lho incontrata a Montecavallo, in Maremma toscana, nel podere di mia moglia Maria. La mia tecnica di ripresa scivolata, multipla e irregolare, con scatti in bianco e nero su pellicola medio formato ai sali dargento in vecchie fotocamere "a rullo libero", mi ha aiutato a raccontare la quercia come se fosse in atto un colossale esperimento: la sua "invenzione" in un grande laboratorio allaperto dove strutture, forme, luci e ombre, rami, foglie, tronchi vnegono sviluppati, agitati, rimescolati sotto la pressione di forze potenti, spinti verso lalto o trascinati lungo lorizzonte, alla ricerca di un modello grafico ed estetico originale, sotto lo sguardo del sole che domina, rivela, nasconde con lombra, o sotto la protezione delle nubi. Così descrivo una bellezza assoluta, dichiaro lamore alla quercia e rendo omaggio alla Maremma tutta.
Vincenzo Cottinelli
Davvero lAlbero diventa, in queste immagini, «una specie di Tempio» - come dice Paul Valéry in una delle didascalie da Cottinelli prelevate dal Dialogue de larbre ispirato al poeta, nel 1943, dalla traduzione delle Bucoliche Virgiliane - ma non in virtù del suo splendido, totemico, appunto ieratico Isolamento (al modo del colossale glicine - 2000 m² - del parco di Ashikaga, in Giappone, che ha ispirato Cameron); bensì viceversa proprio per lassidua, proliferante, fibrillante moltiplicazione cui è sottoposto dal fotografo che per anni ha censito e illustrato, sempre nellheimat delezione maremmana, esemplari simili di quercia; e poi dalla sua particolare tecnica di "trascinamento", che conferisce alle immagini la loro peculiare spettralità: ogni volta raddoppiando o triplicando, o comunque moltiplicando, lEssere inquadrato.
Andrea Cortellessa