FCL057
Franco Rinaldi

Oltre lo sguardo

fuori collana 57
Novembre 2013
17 x 12 cm
45 pagine
11 euro

Di questo volumetto sono stati ultimati presso la tipografia Grafiche Artigianelli cinquecento esemplari, cinquanta dei quali contengono, fuori testo, un linoleum di Franco Rinaldi, stampato a mano dall’autore su carta Hahnemühle.

Testi critici di Giuseppe Fusari, Agostino Mantovani, Nicola Baroni. Ventotto tavole di Franco Rinaldi.

Franco Rinaldi, nato nel 1954, si dedica alla pittura sin dalla fine degli anni settanta. Dal 1989 si dedica anche alla grafica, sua è la xilografia in copertina del libro di Alda Merini La vita facile, Bompiani 1996. Nel 2006 per La Nuova Rapida Cremona pubblica con Padre Galdino Tagliabue Necessità della Pasqua e nel 2007 La notte che illumina. Numerose opere accompagnano i libretti del Pulcinoelefante e delle Edizioni l’Obliquo. "Città e dintorni" pubblica in copertina un suo disegno. Sue opere compaiono in "Vogue Italia", "Tono Minore", "Dentro Casa", "Stile Arte", "Nostro Lunedì", "L’Ago" e in numerosi quotidiani. Nel 2005 curata da Riccardo Barletta esce una monografia per la Primo’s Gallery Edizioni. Nel 2009 per "Stile Arte", curata da Maurizio Bernardelli Curuz, esce Nei giardini del sogno. Per le Edizioni l’Obliquo ha pubblicato nel 1996 con Alberto Casiraghy Il mio oceano che dorme, nel 1997 con Alberto Albertini Fuochi fatui e nel 2012 con Alessandro Pelliccioli L’orizzonte verticale.

È subito da dire: l’arte di Franco Rinaldi punta alla resa sintetica dell’idea, anzi alla ricostruzione grafica dell’idea; perché il concreto si realizza semmai nel titolo che è un indizio per la lettura del rappresentato. Il concreto - con questo intendo il percepibile, il descrivibile, il fisico - ha spazio, quindi, solo come vademecum, come indirizzo verso la ricostruzione del campo nel quale vive l’idea. Per questo i suoi dipinti (e ancor più le sue carte) sono originariamente mappe di indicazione, mezzi di orientamento. Non si trova la descrizione perché l’idea non può essere descritta ma solo intuita, e conosciuta, abbracciata per mezzo di indizi che non la contengono ma la indicano. Sembra un concetto difficile ma, paradossalmente, guardando le opere di Rinaldi si arriva per intuizione a quello che deve essere intuito e non è affatto macchinoso questo percorso, proprio perché l’artista - anche grazie a un lavoro di molti anni - ha imparato a scegliere gli indizi e a costruirli in modo che quello che appare sulla tela e sulla carta sia davvero una specie di cartina geografica dell’anima.

Giuseppe Fusari

FCL057
Franco Rinaldi

Linoleografia
155 x 105 mm
50 esemplari firmati e numerati