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Frammento veneziano

un racconto di Sandro Lombardi
due acqueforti di Giorgio Bertelli

Altane 7
Settembre 2021
30 x 21 cm
7 pagine

Questa edizione è stata ultimata presso la tipografia Graficasette in trenta esemplari numerati da 1/30 a 30/30 e venti da I/XX a XX/XX riservati agli autori.
Le due acqueforti sono state stampate a mano con torchio calcografico su carta Hahnemühle nella stamperia Il Bulino di Roma.

Sandro Lombardi è nato nel 1951 a Poppi (Arezzo), vive a Firenze.

Giorgio Bertelli è nato nel 1957 a Brescia, dove vive.

FRAMMENTO VENEZIANO

La mia Venezia è incastonata, come una pietra dura, nel sogno di un sogno. È una realtà per me insondabile, precede la mia nascita, è il luogo del viaggio di nozze dei miei genitori. Se ne parlava poco in casa. Tutto era avvolto nel pudore. I sentimenti erano taciuti anche se non rimossi. Ma di Venezia si parlava. Se ne parlava come di un miraggio, una cosa non di questo mondo.
Luglio 1949. Calura, tende leggere di cotone, sciabordio d’acqua nei canali, improvvise folate di vento. Ogni mattina, aprendo le imposte di legno azzurro (così diverse dalle verdi persiane di Toscana), mio padre si affacciava con un’espressione indecifrabile alla finestra della stanza d’albergo - non lussuoso ma neanche troppo modesto - che i miei avevano scelto per quella che, forse, fu per loro la prima settimana di pace dal tempo della fine della guerra. Mia madre desiderava vedere Murano, Burano e il Lido: i vetri, i merletti, le spiagge. Mio padre annuiva. Il cielo era azzurro, il selciato umido, il mare blu, le pietre avorio e oro, ma io quelle immagini le vedo in bianco e nero, come le fotografie di allora, anche se quei pomeriggi, quelle passeggiate, quelle brezze di refrigerio, nessuna fotografia me li ha testimoniati.«Tanto difficile da immaginare, davvero / il Paradiso?», scrive Giovanni Raboni; e io sento che quel breve tempo in quella città orientale e bizantina, medievale e settecentesca, in quella festa per gli occhi e tutti i sensi, in quell’incanto azzurro e oro dove per chi è giovane le notti sembrano durare trecento ore (Patrizia Valduga) - quella manciata di giorni vividi e sereni (ancora Valduga) furono per mio padre e mia madre un anticipo di paradiso.
A tutti dovrebbe toccare un viaggio di nozze a Venezia

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Giorgio Bertelli

Due acqueforti
Ciascuna 295 x 210 mm
30+XX esemplari firmati su una grafica e numerati sulla seconda