OZI082

Fernando Marchiori

Con i poeti

Sette letture e qualche distrazione

Ozî 82
Aprile 2008
17 x 12 cm
115 pagine
ISBN 9788888845715
11 euro

Di questo volumetto sono stati ultimati presso la Tipolitografia Novagrafica trecento esemplari, settanta dei quali contengono, fuori testo, una serigrafia di Franco Hüller.

Fernando Marchiori conduce le sue ricerche all’incrocio tra le letterature comparate e le arti performative, con particolare attenzione alla scena novecentesca e all’antropologia teatrale. Tra i suoi lavori, un commento alle poesie di Federigo Tozzi, Bestie (Manni 2001), il saggio Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini (Einaudi 2003), la cura dei volumi César Brie e il Teatro de los Andes (Ubulibri 2003), Verso il cielo degli altri (Titivillus 2005), Il Teatro Vagante di Giuliano Scabia (Ubulibri 2005), Beckett&Puppet. Studi e scene tra Samuel Beckett e il teatro di figura (Titivillus 2007).
Come critico teatrale collabora occasionalmente a quotidiani e riviste specializzate e con più regolarità alla webzine "ateatro", nel cui archivio si possono leggere suoi interventi e recensioni (www.ateatro.it).
Ha tradotto e presentato La scimmia e lo specchio di Gérard Macé (in "Il gallo silvestre" n.11, 1999) e ha dedicato studi e letture critiche, tra gli altri, a Jean Genet (Ouverture-éclair sur l’Amérique, in "Il gallo silvestre" n.12, 1999), Gianni Celati (Tra oralità e scrittura: lo spazio narrativo nel Cinema naturale di Celati, in "Nuova Corrente" n.128, 2001) e alle retoriche dell’animalità nella letteratura primonovecentesca (La formula della distrazione, in "Trame di letterature comparate" n.7, 2003).
Di poesia in particolare si è occupato sia animando alcune riviste (a Padova dal 1986 al 1989, con Mario Benedetti e Stefano Dal Bianco, ha diretto "Scarto minimo"; ha poi fatto parte del gruppo che si è raccolto a Siena, nella seconda metà degli anni novanta, intorno ad Antonio Prete e Attilio Lolini nella redazione del "Gallo silvestre"), sia come responsabile editoriale (con Silvia Raccampo ha curato dal 1992 al 1996 la collana Il mare in tasca per le edizioni Sestante), sia come studioso della produzione contemporanea (Ottanta a Nordest, in Le regioni della poesia, a cura di Roberto Deidier, Marcos y Marcos 1996).
Suoi racconti sono apparsi su riviste letterarie ("Linea d’ombra", "Lengua", "Idra", "Arsenal littérature") e nella plaquette Brentane (Sestante 1993).

Le esitazioni di Stefano Dal Bianco verso Planaval, i secoli della primavera negli sguardi di Mario Benedetti, le inquadrature di Marco Ferri, le elegie istriane di Ugo Vesselizza, i versi a mezz’aria di Attilio Lolini, le camminate notturne di Giuliano Scabia, l’altra lingua di Fabio Pusterla nella terra di nessuno. Quali strade percorre la poesia per incontrarci, per rivelarsi come la nostra stessa voce che - direbbe Carmelo Bene - ci parla nell’orecchio in pieno mercato?
Oppure è la poesia che si fa strada e i versi chiedono di essere percorsi: per portarci dove?

OZI082

Franco Hüller
Serigrafia
295 x 210 mm
70 esemplari firmati e numerati da 1/70 a 70/70