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Nel settembre del 1866 Mérimée è a Biarritz ospite dell'imperatrice Eugenia. Il soggiorno è piacevole, ma poco movimentato, nonostante i giochi di società e le amene conversazioni. In seguito ad una di queste discussioni - su come uscire da una difficile situazione in cui ci si viene a trovare - Mérimée scrisse la novella La camera blu, che venne letta il 25 settembre davanti all'imperatrice, alla quale, in seguito, l'autore avrebbe fatto dono del manoscritto illustrato con un suo acquarello. Dopo varie vicissitudini, il racconto apparve per la prima volta su L'indépendance belge (6-7 settembre 1871); qualche giorno più tardi (12 settembre) su La Liberté e nel marzo dell'anno successivo su L'Artiste. L'edizione a stampa fu pubblicata a Bruxelles nel 1872 e solo nel 1873 apparve a Parigi, pubblicata da Michel Lévy.

Scritto nell'aprile del 1846, il racconto Il 'viccolo' di madama Lucrezia si ispira al viaggio di Mérimée in Italia intrapreso nel 1839. Nella corrispondenza di Mérimée con gli amici romani si trovano frequenti richieste di aiuto per localizzare con precisione un 'viccolo' nella zona dell'attuale piazza Venezia (la piazza San Marco del testo). Preoccupandosi di creare un'esattezza topografica, l'autore cerca di accreditare la verosimiglianza storica del racconto che tuttavia riproduce una storia più deformata che verosimile, per arrivare al fantastico. Il racconto fu pubblicato per la prima volta nel 1873 solo dopo la morte dell'autore.
Prosper Mérimée
LA CAMERA BLU
e IL 'VICCOLO' DI MADAMA LUCREZIA

€13,00 | 1987 | 24x17cm | 37 pagine

Edizione limitata in 50 esemplari numerati con un'acquaforte di Giacinto Cargnoni

Prosper Mérimée nacque a Parigi nel 1803. Amico di importanti intellettuali tra cui Stendhal, fu scrittore di successo e ricercato uomo di mondo, ed ottenne dalle accademie francesi i massimi riconoscimenti. Ricoprì incarichi di pubblico funzionario e viaggiò a lungo in Francia ed in Europa; nominato senatore godette di grande prestigio alla corte dell'imperatore Napoleone III. Oltre alla produzione letteraria si dedicò a studi storici ed archeologici e contribuì con un intenso lavoro di traduttore alla conoscenza della letteratura russa in Francia. Morì a Cannes nel 1870. Fra le opere principali ricordiamo il romanzo Cronaca del Regno di Carlo IX (1832) e le novelle Mateo Falcone (1829), Le anime del purgatorio (1834), Colomba (1840) e la celeberrima Carmen (1845) musicata da G. Bizet.

Giacinto Cargnoni

Giacinto Cargnoni
acquaforte (23x17cm)
50 esemplari numerati e firmati
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